venerdì 30 settembre 2016

I Tarocchi di Marsiglia

tarocchi di Marsiglia
Le 78 carte dei TAROCCHI DI MARSIGLIA sono divise in due gruppi: 22 arcani maggiori e 56 arcani minori. Gli arcani maggiori hanno un carattere fortemente allegorico. Mettono in scena personaggi vivaci, che si trovavano già, all’incirca, nelle forme ancestrali del gioco: il matto, il giocoliere, la papessa, l’imperatrice, l’imperatore, il papa, gli amanti, il carro, la giustizia, l’eremita, la fortuna, la forza, l’appeso, l’arcano senza nome (la morte), la temperanza, il diavolo, la torre, le stelle, il sole, la luna, il giudizio e il mondo. Ad ogni lama corrisponde una simbologia particolare. I 56 arcani minori sono divisi in 4 gruppi o semi, legati in particolare agli elementi, alle stagioni e ai segni astrologici: i bastoni (fuoco/estate/ariete, leone e sagittario), le coppe (acqua/primavera/cancro, scorpionee pesci), i denari (terra/autunno/toro, vergine e capricorno) e le spade (aria/inverno/gemelli, bilancia e acquario). Ogni seme è costituito da 10 carte numerali e da 4 figure: il re, la regina, il fante e il cavaliere.
Come funziona?
Esistono numerosissimi modi di leggere i tarocchi: oracolo con due carte, tre carte, gioco del ferro di cavallo con 7 carte, l’oracolo per le coppie (13 carte)… Ma il rituale si avvia sempre nello stesso modo. Il consultante mescola a lungo le carte poi le alza con la mano sinistra verso sinistra prima di restituirle al veggente. Sta poi a lui distribuire le carte coperte, cioè con l’immagine contro il tavolo affinché il consultante possa scegliere le “sue” carte. Una volta terminata questa operazione, il veggente dispone le carte selezionate secondo il metodo preferito, ma sempre da sinistra verso destra. L’interpretazione può cominciare! Succede spesso che per la divinazione vengano usati solo gli arcani maggiori. Quando tutte le carte sono state distribuite, gli arcani minori giocano un ruolo ausiliario e servono unicamente a precisare il senso degli arcani maggiori. Le lame si interpretano in funzione di quelle che le circondano. A seconda che esse appaiano dritte o a rovescio, danno un messaggio positivo o negativo.
La consultazione: è tutta un’arte
I tarocchi possono essere letti durante una consulenza fatta di persona da un veggente ma anche per telefono. L’atmosfera in cui si svolge la lettura delle carte è primordiale. Durante la consulenza, la stanza deve essere tranquilla, protetta da rumori esterni e dalla luce diretta. Il successo di una consulenza dipende dal savoir-faire, dal talento e dalla chiaroveggenza dell’esperto. Dipende anche dalla recettività del consultante. Se vai a farti leggere i tarocchi, metticela tutta per arrivare rilassata. Indossa vestiti larghi, togliti i gioielli, respira lentamente e concentrati sui problemi che ti preoccupano.
Domande e risposte
Come la maggior parte delle arti divinatorie, i tarocchi danno risposta alle domande di ordine affettivo, professionale, finanziario e fisico o su una persona particolare tra i conoscenti del consultante. Le carte possono dare predizioni molto concrete: per esempio quando si tratta di rispondere di sì o di no ad una domanda semplice. Ma possono soprattutto accompagnare il consultante nelle sue scelte di vita. In funzione della sua posizione (dritto o rovescio) e di dove si trova rispetto alle altre carte, ciascun arcano è portatore di un consiglio. Il bagatto, per esempio, simbolo dello slancio creativo, invita in positivo a lanciarsi nell’azione. Sotto il suo aspetto negativo, raccomanda di rimandare un’impresa o una scelta ad un momento più propizio. Gli arcani permettono di situare la previsione nel tempo (stagione, giorno della settimana), nello spazio (luogo della previsione) e nella durata: previsione a breve o a lungo termine.
I tarocchi di Marsiglia… e gli altri
Anche se i tarocchi di Marsiglia restano i più conosciuti e i più utilizzati, ne esistono decine di altri tipi. È il caso dei tarocchi persiani. Questo gioco di 55 carte si ispira alle “Mille e una notte”. I suoi 19 arcani maggiori e i suoi 36 arcani minori mettono in scena dei sultani e delle sultane dalle vesti cangianti ma anche delle civette, che simboleggiano lo spirito osservatore e riflessivo dell’uccello, messaggero degli dei.
L’oracolo Belline o ancora le Sibille diMademoiselle Lenormand hanno anch’essi i loro adepti. Così come i tarocchi egiziani o i tarocchi celtici. Non è raro che una veggente passi da un gioco all’altro durante una consultazione; a seconda della sua sensibilità, del suo umore, o per confermare le predizioni date da un’altra lettura

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