Alimentazione naturale :microrganismi effettivi

Se assunti in giusta quantità, i probiotici superano gli acidi grassi gastrici raggiungendo vivi l'intestino dove sono capaci di moltiplicarsi ed esplicano un'azione benefica sulla flora batterica intestinale presente
Essi infatti contrastano i batteri patogeni, limitando la formazione di tossine e riducono l'assorbimento di quelle già presenti prodotte dai patogeni che albergano normalmente questo tratto del nostro corpo 

Cosa sono?

Per microrganismi effettivi o efficaci 1 si intende una particolare miscela composta da batteri della fotosintesi, batteri dell’acido lattico, lieviti e miceti, che agisce sull’ambiente microbico in modo da rendere predominanti i microrganismi rigenerativi. Dobbiamo la scoperta di questo particolare composto all’agronomo e microbiologo giapponese Teruo Higa, docente dell’Università di Ryukyus a Okinawa, che nel 1982 ha sviluppato questa tecnologia come alternativa ai fertilizzanti di sintesi utilizzati comunemente in agricoltura.
I microrganismi sono forme di vita osservabili solo attraverso il microscopio. Potremmo dire che sono il fondamento di tutto ciò che è vivo: hanno svolto un ruolo cruciale nell’evoluzione del Pianeta partecipando alla nascita degli oceani e dell’ambiente dove tutti gli altri esseri viventi hanno potuto affermarsi. Sono presenti in gni angolo della terra e del corpo dei suoi abitanti. Contribuiscono a rendere verde il Pianeta e respirabile l’atmosfera. Costituiscono il 10% del nostro peso corporeo e nel nostro intestino ce ne sono ben 800 specie, impegnate a coadiuvare i diversi organi nelle varie funzioni.
Sono alla base di tutti i processi di fermentazione: se sulla nostra tavola compaiono vino, pane, birra, yogurt, crauti, shoyu e molto altro lo dobbiamo a processi innescati dai microrganismi. Il professor Higa ha avuto la felice intuizione di sperimentare un’ipotesi fino ad allora ritenuta impraticabile: la convivenza di microrganismi anaerobici (ovvero che vivono in assenza di ossigeno) e aerobici (che si sviluppano in presenza di ossigeno), facendo in modo che le sostanze prodotte dagli uni fossero essenziali per la vita degli altri.
Li ha classificati in tre gruppi: «rigenerativi» (che hanno effetto sulla rigenerazione della vita) e «degenerativi o patogeni» (che attivano i processi di ossidazione e decomposizione), che rappresentano insieme il 5-10% del totale, e «opportunisti o neutrali» che costituiscono il restante 90-95%. Ha ipotizzato che agissero secondo il principio di prevalenza o dominanza, secondo il quale i neutrali acquisiscono il comportamento del gruppo predominante. I microrganismi effettivi, che sono rigenerativi, se applicati correttamente diventano dominanti, creando un ambiente adatto al potenziamento e al rinnovamento della vita con un processo auto-generante.



Campi di applicazione

La miscela messa a punto da Higa è nata per l’agricoltura: stimola tutte le fasi di vita delle piante, combatte le malattie, ha una funzione disinfestante, migliora il terreno e l’effetto fertilizzante del materiale organico. Il suo impiego si è esteso però anche ad altri settori come la depurazione delle acque, lo smaltimento dei rifiuti, l’edilizia abitativa, le attività domestiche, la salute e il benessere.
I microrganismi effettivi sono utilizzati in 160 paesi. Ecco qualche esempio di applicazione su larga scala: il governo del Perù li ha usati per purificare il lago Titicaca inquinato da rifiuti industriali e domestici; in Bielorussia sono stati adoperati per inibire la propagazione della radioattività dal terreno alle piante nell’area di Chernobyl e in Giappone per arginare i problemi conseguenti all’incidente nuleare di Fukushima. Inoltre sono stati largamente impiegati nelle operazioni di ripulitura e ripristino dei territori dopo grandi catastrofi naturali, come l’inondazione di Bangkok del 2011, lo tsunami del 2004 nel sud-est asiatico e ancora il terremoto di Kobe (1995) e l’uragano Katrina (2005).

Come si presentano

Sul mercato li troviamo principalmente immersi in un liquido, la cosiddetta soluzione madre, una coltura fluida dove la combinazione di microrganismi è in sospensione in melassa e acqua. Si tratta di un liquido di colore marrone scuro dall'odore agrodolce, il cui pH si aggira intorno a 3,5. In questa forma i microrganismi sono in stato di riposo e possono essere conservati a lungo. Per utilizzarli è necessario un processo di attivazione che può essere eseguito dal fruitore dando luogo a una forma di autoproduzione.
Un'altra forma con cui vengono commercializzati i microrganismi effettivi è quella delle ceramiche. Questa evoluzione è dovuta alla caratteristica di alcuni microrganismi (soprattutto gli anaerobici) di trasformare il loro stato in modo da poter resistere a temperature superiori a 1000°C. Da qui l'idea di impastarli con uno speciale tipo di argilla e cuocere l'impasto, ottenendo della ceramica in grado di "captare" il loro effetto e immagazzinarli in modo definitivo.
Le ceramiche sono utili per purificare le acque di acquedotti, tubi, cisterne, pozzi e piscine. Sono in grado di riattivare la memoria dell'acqua, come è stato dimostrato fotografando, prima e dopo l'esposizione ai microrganismi. Dalle ceramiche si può anche ottenere una polvere che, miscelata con altri minerali, va a costituire mattoni, cemento, pittura muraria, piastrelle e così via, permettendone l'utilizzo in bioedilizia.
La diffusione sul territorio italiano è ancora in una fase iniziale, ma ci sono già esperienze interessanti


Durante il processo della fermentazione si svilupperà una carica batterica benefica:

probiotici, prebiotici, lattobacilli, lieviti, vitamine, enzimi. Migliorare la digestione, assimilare i nutrienti sarà il primo passo verso la salute. Una volta maturi saranno antibiotici, antiossidanti, chelanti e antinfiammatori.
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