mercoledì 31 ottobre 2012

l'Arte di fare accadere le cose

Molte volte ci   si lamenta che malgrado numerosi consulti effettuati da diverse cartomanti l'evento non si è verificato oppure la situazione è addirittura precipitata verso esiti del tutto imprevisti.

Mettendo da parte i discorsi sull'attendibilità di chi ha dato i responsi credo che non sia da sottovalutare che si richieda, a mio parere, con troppa leggerezza il consulto di cartomanzia riducendolo ad un "bene di consumo"

questo sunto che vi propongo è la posizione di G. Conforti, una studiosa di fisica, che descrive con efficacia, cosa accade quando si cade preda di un'ossessione... che spinge quasi ossessivamente a ripetere ad esempio sempre più o meno lo stesso quesito al cartomante/sensitivo...di turno

"Ricapitolando possiamo dire che tutto ciò che entra in contatto con noi, sia materiale che mentale, lascia unimpronta dentro di noi, determinata dal lavoro di confronto che noi consciamente o inconsciamente facciamo verso questo elemento estraneo entrato nel nostro campo energetico. Se lelemento presenta una struttura più forte e potente della nostra, ciò determinerà in noi quei cambiamenti necessari a integrare l"interferenza" - o perché convinti della sua validità oppure perché troppo deboli per rifiutarla. Se invece il nostro campo energetico sarà abbastanza forte e consistente potrà eliminare linterferenza e divenire a sua volta interferenza nellaltro campo energetico.

Non bisogna inoltre dimenticare il fattore tempo. Il tempo è lelemento indispensabile per nutrire la coscienza e permetterle di assimilare il nuovo stato.

Con uno stato danimo di esigenza, di convincimento, aspettativa certa, quindi di sicurezza dintento ci si sintonizza su quelle determinate frequenze, corrispondenti al proprio intento, e si informa il proprio campo energetico a materializzare quellaccadimento . Ovviamente bisogna nutrire e rinsaldare il proprio campo energetico così che sia abbastanza forte e potente per realizzare lintento. È come se si creasse una specie di "vortice" denergia che, poco alla volta, acquista forza e forma finché non si condensa in materia. Quanto più energetico è il nostro veicolo fisico, tanto maggiore e intense saranno le frequenze da noi emesse nel creare quel "vortice"

Si faccia tuttavia attenzione, perché se la nostra intenzione perde il suo "ardore" e la sua fede e diventa mera ossessione, la tensione generata da questo stato compulsivo disturba e/o blocca il libero scorrere dellenergia primaria, ritardando, o addirittura allontanando il risultato. Infatti lossessione consuma la nostra energia, di conseguenza, lenergia richiamata, per risonanza, non potrà essere di consistenza maggiore della nostra - quindi troppo debole per materializzarsi. Si cade nellossessione quando, spesso senza accorgersene, ci si tende così tanto verso la meta, e lo sforzo consuma la nostra energia vitale. Diventiamo così deboli, vulnerabili e più facilmente preda dei campi energetici altrui - e, ovviamente, sempre più stanchi! Per creare la nostra esistenza dobbiamo stare bene, avere abbastanza energia a disposizione e lardore necessario, così da superare tutti gli eventuali ed inevitabili ostacoli sul cammino.

Paulo Cohelo, nel suo poetico libro LAlchimista, così descrive questo processo:

Prima che un sogno si realizzi l'Anima del Mondo mette alla prova tutto ciò che hai imparato. Non lo fa perché è maligna, ma perché, oltre a realizzare i nostri sogni, possiamo padroneggiare gli insegnamenti ricevuti lungo il cammino. Quello è il punto dove la maggior parte rinuncia. È il punto dove - come dicono nel linguaggio del deserto - 'si muore di sete proprio quando le palme appaiono all'orizzonte'. Ogni ricerca inizia con la fortuna del principiante. E ogni ricerca termina con una difficile prova per la vittoria.

http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2003/09/20/consapevolezza_larte_di_far_accadere.htm


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